Bosch: auto e moto si parlano ed evitano gli incidenti
Alzi la mano chi non ha pensato che, in moto, sarebbe comodo uno scudo protettivo come quello dei film di fantascienza, in grado di farci rimbalzare intorno gli ostacoli in caso di incidente. Bosch è sulla buona strada per realizzarlo ma, al posto dei campi di forza, ha creato uno “scudo virtuale” che difende i motociclisti con il potere delle informazioni!
Insieme a Autotalks, Cohda Wireless e Ducati, Bosch ha sviluppato così un prototipo di un sistema che permette di far parlare tra loro auto e moto, bypassando il pilota che verrà avvisato in caso di vicinanza di un veicolo a due ruote. Impossibile, quindi, non essere visti o percepiti, evitando quindi quelle situazioni in cui angoli ciechi e disattenzione portano le quattro ruote ad abbattere i motociclisti. In ottica futura, inoltre, tale sistema avrà applicazioni automatiche nelle auto a guida autonoma.
Fulcro di questa tecnologia è la connettività: per il suo funzionamento sono necessari tempi di trasmissione nell’ordine dei millisecondi e per questo si sfrutta lo standard WLAN per far viaggiare i dati. Il sistema scansiona fino a 10 volte al secondo alla ricerca di veicoli nel raggio di diverse centinaia di metri. Lo scambio di informazioni permette ad ogni veicolo di percepire l’altro anche a distanza, anche al di fuori della linea di visuale come in un incrocio ad esempio. L’algoritmo di gestione, poi, identifica automaticamente le situazioni di potenziale pericolo e avvisa i conducenti.
Ogni veicolo diventa un “nodo” della rete e trasmette anche quando parcheggiato o fermo in coda: questo consente di creare un network in grado di coprire distanze maggiori rispetto a quelle del semplice raggio d’azione del WLAN e apre le porte ad ulteriori scenari. I veicoli connessi a Internet, ad esempio, potranno poi inviare report sul traffico sfruttando i rilevamenti di auto e moto che hanno solo la tecnologia WiFi ma non accedono al web.